REGOLAMENTO

Il Regolamento del Pellegrino è stato composto nell’agosto del 2007, in Lorena, alla fattoria des Rapailles, in una condizione di gioiosa tranquillità. Ratificato in Perugia il 29/09/2007 è stato modificato più volte, per renderlo sempre più aderente alla missione dell’associazione, il 22/12/2008, il 22/12/2009 e il 01/03/2017 dal Consiglio Direttivo riunito in seduta ordinaria.

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1) Riceve la Certificazione Angela­na chiunque si sia spostato a piedi da Piazza San Pietro in Roma alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, in Assisi, lungo il Cammino degli Angeli, senza mai fermarsi per più di una notte in uno stesso luogo. Riceve la Certificazione anche chi abbia effettuato il viaggio in bike, cavallo o animali da soma, percorrendo il tracciato a ciò predisposto, che presenta solo minimi e necessari aggiustamenti rispetto a quello originario. Anche se noi abbiamo pensato la tratta Roma Assisi come un pellegrinaggio “ad limina Francisci”, e come tale lo presentiamo, lo descriviamo e lo raccomandiamo, la Certificazione Angelana è accordata anche a coloro che lo percorrano, alle condizioni sopra riportate, in senso opposto, da Assisi a Roma.

Qualora per ragioni di età, condizioni di salute, scarso allenamento alla camminata, il pellegrino necessiti di alleggerire il proprio ca­rico, egli potrà senza pregiudizio alcuno, utilizzare un servizio di trasporto del bagaglio.

In deroga a quanto sopra:

1a – il pellegrino che si venga a trovare in grave condizione di di­sagio fisico o malattia potrà sosta­re fino a che non sarà completa­mente ristabilito.

1b – il partecipante a un gruppo organizzato con mezzo di appog­gio trovandosi nella condizione di dover abbandonare il gruppo per motivi di salute e non volendo condizionare i suoi compagni, po­trà proseguire il Cammino sul mezzo fino a che non sarà comple­tamente ristabilito.

1c – coloro i quali, in spirito di servizio, assistono, in modo conti­nuativo o alternandosi alla guida, il gruppo, conducendo il mezzo di appoggio che trasporta i bagagli, stanno svolgendo a tutti gli effetti il pellegrinaggio e a tutti gli effetti dovranno essere considerati pelle­grini sul Cammino degli Angeli.

2) L’Associazione “il Cammino de­gli Angeli – ONLUS” invia la Cer­tificazione Angelana dietro sem­plice presentazione di copia del­l’Attestato di Pellegrinaggio recan­te i timbri delle località in cui il pellegrino ha trascorso la notte, corredati con la chiara indicazione della data

2a – Qualora il pellegrino, vuoi perché abbia bivaccato, vuoi per altre ragioni, sia nell’impossibilità di timbrare, farà apporre il timbro di qualsiasi esercizio commerciale del luogo ove ha trascorso la not­te; qualora impossibilitato, scrive­rà semplicemente di suo pugno il nome del luogo e la data del per­nottamento.

2b - L’Associazione “il Cammino degli Angeli” non esercita né intende esercitare in futuro alcuna forma di controllo circa la veridicità delle informazioni sul Cammino fornite dal pellegrino attraverso la trasmissione della copia dell’Attestato. Le informa­zioni sono raccolte, oltre che per inviare al pellegrino la Certifica­zione Angelana, con finalità di stu­dio, nell’ottica di migliorare co­stantemente la percorribilità del Cammino e la diffusione, lungo il suo percorso, di adeguate forme di ospitalità e per tale ragione ci sen­tiamo di chiedere ad ognuno la massima correttezza nella compi­lazione dell’Attestato.

3) Il rispetto per le popolazioni che risiedono nei territori che il Cammino attraversa obbliga il pel­legrino ad una costate attenzione e sollecitudine che si esprimerà, ad esempio, nel chiudere i rubinetti delle fontane e i cancelli trovati chiusi, nel non traversare semina­tivi e coltivi, nel non cogliere sen­za premesso frutta ed ortaggi, nel non recare disturbo a mandrie, greggi ed animali da cortile, nel non avvelenare con saponi o cre­me solari le vasche dei fontanili destinate agli animali. La sensibi­lità verso la Natura e la sua bellez­za, che inequivocabilmente riman­dano al credente un segno tangibi­le del loro Creatore, richiede al pellegrino una costante attenzio­ne, che si esprimerà, ad esempio, nel portare con sé ogni proprio ri­fiuto, anche se biodegradabile, fino al più vicino cassonetto, nel­l’adeguarsi scrupolosamente alle disposizioni delle Autorità Locali in merito all’accensione di fuochi, nel tenere un comportamento atto a prevenire ogni forma di disturbo alla fauna selvatica, nell’astenersi dalla raccolta di fiori o erbe pro­tette e nell’avvertire le Autorità competenti di ogni potenziale pe­ricolo abuso ai danni del patrimo­nio naturale dei territori attraver­sati. Più in generale crediamo sia lecito attendersi da parte di chi in­traprenda – credente o non cre­dente – il Cammino, la massima sensibilità per la vita e il lavoro degli uomini e per la bellezza e l’armonia del Creato.

4) Come più diffusamente espres­so nello Statuto, L’Associazione “il Cammino degli Angeli” oltre a valorizzare il cospicuo patrimonio artistico-religioso già presente lungo il Cammino, favorisce in ogni modo la creazione di opere d’arte di soggetto religioso, con particolare predilezione per quelle a soggetto angelico, e la loro posa sul tracciato, ad edificazione e conforto di chi lo percorre. Nel­l’invitare ogni pellegrino a lasciare un piccolo segno con sassi, legni secchi, corteccia o altri materiali raccolti in loco, segnaliamola pie­na disponibilità dell’Associazione a farsi tramite con le Amministra­zioni Locali per l’ottenimento dei permessi necessari alla posa di opere maggiormente durevoli o di maggiori dimensioni.

5) L’Associazione “il Cammino de­gli Angeli” in maniera diretta o attraverso l’apporto delle Amministrazioni ed Associazioni Locali realizza le operazioni di in­dividuazione, mappatura satellita­re, riporto cartografico, segnaleti­ca (al piano di calpestio e tabella­re) e manutenzione dell’intero Cammino. L’Associazione, sin dal suo inizio, ha scelto di operare at­traverso l’azione partecipata e non attraverso interventi calati dall’al­to sulle popolazioni locali, ritenen­do tale metodica e più efficace e più rispondente ai valori cristiani che ne informano l’opera. Iniziati­ve autonome di segnatura e manu­tenzione, ancorché illecite nelle aree protette o comunque regola­mentate, potrebbero rivelarsi quanto mai inappropriate ed ero­dere un rapporto di fiducia fatico­samente costruito. Chi desideri, in maniera individuale o associata, contribuire allo sviluppo del trac­ciato, è pregato di rivolgersi diret­tamente alla Presidenza dell’Asso­ciazione, che non mancherà di va­lorizzare l’offerta di collaborazione nel più vasto contesto del proget­to.

Perugia, 01/03/2017